Museo/Monumento
Sito archeologico di COI CASU
Descrizione
Il villaggio nuragico di Coi Casu situato lungo la provinciale che congiunge Sant'Anna Arresi a Porto Pino è stato interessato da un indagine di scavo solo recentemente. Una piccola guida edita nel 2003 è disponibile in biblioteca, in Comune ed all'Informagiovani.L’area archeologica di Coi Casu risale nel suo primo impianto
all’Età del Bronzo quando in tutta la Sardegna nacque
e si sviluppò la splendida Civiltà Nuragica (circa 1600-600 a.C.).
L’insediamento era composto da un nuraghe complesso (A) con
attorno il villaggio del quale affiorano evidenti ruderi preservati da
una rigogliosa macchia di lentisco e olivastro. Il nucleo più importante
dell’antico abitato si sviluppava attorno ad una depressione circolare
del terreno (D) che nei mesi invernali e primaverili fungeva da piccolo
bacino di raccolta dell’acqua piovana. Tra le diverse strutture messe
in luce dallo scavo archeologico emerge per importanza un vano (B)
destinato alla conservazione di derrate alimentari in grossi recipienti
(doli). La ricerca, ancora nelle sue fasi preliminari, deve rispondere a
due quesiti fondamentali: che tipo di attività economiche praticava
la comunità nuragica di Coi Casu e quali motivazioni spinsero
ad un repentino abbandono del sito alle soglie dell’età del
Ferro (XI-X secolo a.C.). Dopo un apparente vuoto di alcuni
secoli l’insediamento riprese a vivere a partire dall’età
tardo-punica (III-II secolo a.C.) sino a quella bizantina (VIVII
secolo d.C.) con parziali ristrutturazioni e modifi che
di alcuni ambienti.